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Archivio di Stato di Ancona

Il documento del mese di aprile

Corte d’Appello di Ancona, Processi Sezione Istruttoria, busta 35, fascicolo 9/49

In occasione del 74° Anniversario della Liberazione, L’Archivio di Stato di Ancona vuole ricordare la figura del partigiano Gino Tommasi, che guidò la Resistenza marchigiana dal settembre 1943 al febbraio 1944.

L’Archivio conserva le carte del processo per l’arresto dell’ingegner Tommasi, avvenuto il 9 febbraio 1944 nella sua casa di Via Isonzo 54 ad opera della Guardia Nazionale Repubblicana, con l’accusa di essere il capo dei comunisti nelle Marche.

Il processo prese le mosse dalla denuncia della vedova dell’ingegner Tommasi, Alma Vecchini, presentata in data 27 giugno 1945.  Gli imputatati del processo furono accusati di collaborazionismo e del reato di “aver favorito in Italia i disegni politici del tedesco invasore”, “arrestando e consegnando all’autorità militare germanica l’Ing. Tommasi Gino che veniva deportato nel campo di concentramento di Mathausen ove in seguito alle sofferenze della prigionia decedeva il 5 maggio 1945”.

Il fascicolo del procedimento penale, ricco di documentazione, permette di ricostruire l’intero iter processuale. Proponiamo qui una pagina del verbale dell’interrogatorio a Alma Vecchini. Il documento ricostruisce le circostanze in cui Tommasi venne arrestato e le vicende che seguirono e che lo portarono alla deportazione e alla morte a Gussen III, sottocampo di Mauthausen,  a poche ore dalla liberazione del campo, “non avendo resistito a quelle sofferenze".

La vicenda di Gino Tommasi è stata ricostruita da Attilio Bevilacqua nel suo libro Gino Tommasi (Annibale). V° Brigata Garibaldi. Fossoli, Mauthausen, Wiener Neustadt, Steyr, Gusen III, presentato presso l’Archivio di Stato di Ancona il 17 aprile 2019.

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Ultimo aggiornamento: 20/10/2023